Tempio di Esculapio (Asclepio)

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Il tempio è posto al centro della piana di San Gregorio.
Si è propensi a ritenere l'identificazione tradizionale come probabile sulla scorta della descrizione di Polibio (I 18, 2), secondo il quale tale tempio doveva trovarsi “davanti alla città”, alla distanza di un miglio, dalla parte verosimilmente opposta alla strada per Eraclea.
Tutta la distanza non corrisponde, però, bene all'indicazione polibiana (che potrebbe tuttavia avere carattere generico) e, soprattutto, l'isolamento e la relativa modestia ed antichità (per il culto d'Asclepio) dell'edificio lasciano perplessi sull'identificazione.
Nel santuario di Asclepio si conservava una statua bronzea d'Apollo opera di Mirone, donata da Scipione alla città e rubata da Verre (Cicerone, Verrine, II 4, 93). Il piccolo tempio dorico in antis (m 21,7x10,7) sorge su krepidoma di tre gradini e basamento a vespaio più ampio del krepidoma stesso.
Particolarità insolita dell'edificio è il falso opistodomo rappresentato da due semicolonne fra ante nella parte esterna del fondo della cella, che vuole così imitare una struttura amfiprostila. Sono note anche parti della trabeazione, con gronde a testa leonina, fregio e geison frontonale.
La data del tempio va forse posta all'ultimo ventennio del V secolo a.C.

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