Tempio di Castore e Polluce (o dei Dioscuri)
Pochi metri a nord del Tempio L, un'altra complessa serie di tagli nella roccia e di fondazione costituisce un terzo capitolo della difficile storia dell'area sacra.
A nord, subito dopo il tempio L, è la pittoresca rovina ricostruita nella prima metà dell'Ottocento con pezzi di varia epoca rivenuti nella zona e battezzata "tempio dei Dioscuri".
La rovina insiste sull'angolo nord-ovest di un edificio templare misurante m 31x13,39 allo stilobate (i tagli nella roccia misurano m 38,69x16,62), che è ricostruibile come un periptero dorico di 6x13 colonne, della metà circa del V secolo a.C.
Il tempio doveva presentare il canonico insieme di cella terminata da pronao ed opistodomo in antis (visibili pochi resti del vespaio delle fondazioni, e i tagli nella roccia); i resti del geison con ricca ornamentazione scolpita messi in opera nella rovina non appartenevano originariamente al tempio.
Questo pseudo tempio è comunemente utilizzato a fini turistici e riprodotto in souvenir.